Il Metauro
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Rivoluzione d’ottobre, cento anni fa

1917-2017, se ne parla ad Urbino in un incontro

Mercoledì 18 ottobre, alle ore 17,30, nella Sala “Serperi” del Collegio Raffaello ad Urbino, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista e Sinistra per Urbino organizzano il dibattito “Nel solco della Rivoluzione d’Ottobre. Cent’anni di lotte per i diritti dei lavoratori, per l’emancipazione e la sovranità dei popoli”. Interviene Domenico Losurdo, Professore Emerito dell’Università di Urbino, introduce Emiliano Alessandroni, Dottore di ricerca. La Rivoluzione d’Ottobre cambiò non solo la Russia, ma il mondo intero segnando la storia del Novecento. Essa è stata un potente acceleratore di profonde trasformazioni nella vita dei popoli, imprimendo una spinta di straordinario vigore alle lotte dei lavoratori in Occidente e alle rivoluzioni anticoloniali nel mondo (Oriente, Africa e America Latina). I suoi ideali sono ancora oggi spendibili nell’era della crisi economica, globalizzazione, esportazione del sistema occidentale e omologazione capitalistica del mondo? L’occasione del centenario, su cui non si sono accese le luci dei media, induce a una riflessione non superficiale su un evento che John Reed definì “i Dieci giorni che sconvolsero il mondo”.URBINO – Mercoledì 18 ottobre, alle ore 17,30, nella Sala “Serperi” del Collegio Raffaello, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista e Sinistra per Urbino organizzano il dibattito “Nel solco della Rivoluzione d’Ottobre. Cent’anni di lotte per i diritti dei lavoratori, per l’emancipazione e la sovranità dei popoli”.

Interviene Domenico Losurdo, Professore Emerito dell’Università di Urbino, introduce Emiliano Alessandroni, Dottore di ricerca. La Rivoluzione d’Ottobre cambiò non solo la Russia, ma il mondo intero segnando la storia del Novecento.

Essa è stata un potente acceleratore di profonde trasformazioni nella vita dei popoli, imprimendo una spinta di straordinario vigore alle lotte dei lavoratori in Occidente e alle rivoluzioni anticoloniali nel mondo (Oriente, Africa e America Latina).

I suoi ideali sono ancora oggi spendibili nell’era della crisi economica, globalizzazione, esportazione del sistema occidentale e omologazione capitalistica del mondo?

L’occasione del centenario, su cui non si sono accese le luci dei media, induce a una riflessione non superficiale su un evento che John Reed definì “i Dieci giorni che sconvolsero il mondo”.

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