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Privatizzazione della sanità: annunciata mobilitazione all’ospedale di Cagli

Il Movimento 5 Stelle invita i cittadini alla difesa della sanità pubblica Sabato 16 dicembre

privatizzazione sanita cagliPESARO – Il gruppi del Movimento 5 Stelle dell’Area Vasta 1 intervengono sulla questione privatizzazione della sanità ed invitano i cittadini alla mobilitazione.

“La gestione privata è il destino degli ex ospedali di Cagli e di Fossombrone e,  in un futuro vicinissimo, anche del Santa Croce di Fano? Con tutto il peso dell’emergenza sugli altri nosocomi rimasti, già in evidente difficoltà.

La risposta – continua la nota – dipende solo da noi e dalla nostra capacità di ricordare quello che ci é stato appena tolto, in nome di leggi che imponevano solo un tetto massimo di posti letto pagati con i soldi pubblici, e non certo la chiusura forzata dei piccoli ospedali.

La risposta dipende dal nostro coraggio, che non può e non deve piegarsi alla paura del “meglio il privato di niente“, dalla nostra intelligenza di unire le forze e difendere insieme la sanità pubblica. Perché non esiste una sola ragione che giustifichi la privatizzazione dei nostri ospedali, a parte l’incapacità di organizzare un servizio pubblico efficiente e sicuro, oppure una precisa scelta politica.

Non sappiamo se, nonostante le proteste, chi sta decidendo queste trasformazioni si fermerà, e purtroppo dopo la tristemente famosa delibera 735 confermata e peggiorata dall’attuale amministrazione regionale, temiamo di no. Ma ALMENO deve essere chiaro che questa operazione viene compiuta CONTRO il parere delle comunità. E, qualsiasi cosa accada, ricordiamo sempre che ogni scelta è reversibile. Perché altre amministrazioni potranno restituirci  il diritto ad un servizio ospedaliero stabile e non legato a convenzioni temporanee, o al rischio che se il privato chiude si ferma tutto come è già successo a Sassocorvaro nel 2016.

Ricordiamoci sempre che i posti letto ospedalieri pubblici a Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro c’erano, e che solo pochi mesi fa ci hanno raccontato che andavano tagliati per legge. Ricordiamoci tutte le sofferenze di coloro che in questi anni hanno penato per trovare un posto letto, gli anziani angosciati, e l’ansia delle loro famiglie di vederli ricoverati chissà dove.

Ricordiamoci che i nostri ospedali pubblici hanno resistito fino ad oggi grazie all’abnegazione e alle capacità organizzative e tecniche di chi ci lavora. E  che essi sono, ancora oggi, un’immensa ricchezza pubblica. Difendiamola insieme. Adesso, partecipando al PRESIDIO IN DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA che si terrà sabato 16 dicembre dalle ore 10 davanti all’ospedale di Cagli”.

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