Il Metauro
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Notti brave nei parchi a Lucrezia, il grido di allarme dei cittadini

Parco a Lucrezia Quartiere PEEPLUCREZIA – Da qualche tempo alcuni cittadini segnalano il verificarsi di cosiddette “notti brave”, cioè atti di grave inciviltà e vandalismo da parte di gruppi di ragazzi nei parchi del paese.

All’indomani queste aree si presentano con strutture danneggiate, bottiglie di vetro rotte sparse tra l’erba con pericolo per chi vorrebbe frequentare i giardini pubblici con i propri bambini. Le ripetute segnalazioni meriterebbero forse un’azione congiunta tra amministrazione e forze di polizia al fine di controllare questi fenomeni.

Questo è il racconto di una delle ultime notti brave apparso sui social il giorno 21 giugno: «Anche stanotte è stata la “solita notte brava” tanti maleducati, incoscienti che hanno fatto quello che volevano, sfasciando un paio di sedie, rompendo le bottiglie di birra che prima avevano ingurgitato senza limiti, sporcando il parco zona PEEP davanti al CONAD tutto ciò impunemente alla barba dei cittadini inermi ed indifesi!

Siamo completamente abbandonati a noi stessi, praticamente ci dobbiamo rassegnare e basta! Se non accade nulla, allora tutto va bene altrimenti abbiamo le conseguenze menzionate sopra con la paura di uscire perché loro sono tanti dislocati in zone adiacenti alle nostre case e noi con il terrore che qualcuno un po’ più su di giri venga a spaccare tutto anche dentro casa nostra, ce stiamo intimoriti a cuccia allibiti di tanta inciviltà non come cittadini ma come vittime del disordine consapevoli di essere soli!

Finora è andata sempre bene, ma se accadesse? NON C’E’ UN CANE CHE CI TUTELI!

Voglio anche aggiungere che l’altalena e il giochino installati da pochissimo tempo,se va avanti così avranno vita corta! Infatti sull’unica altalena ci salgono in tre o quattro attorcigliando le catene e facendo giochi strani,sembra che siano proprio intenzionati di distruggerla.

Sarebbe ora sapere se le cose cambieranno oppure se dovremmo fare da soli organizzandoci come tanti “fuorilegge”»

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