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Forum Beni Comuni: “Solidarietà a Cagli per la difesa dell’ospedale pubblico”

In programma incontri pubblici sul territorio per informare i cittadini

cagli ospedalePESARO – Il Forum provinciale per i Beni comuni esprime la propria solidarietà a tutti coloro che si stanno mobilitando democraticamente contro la privatizzazione dei servizi ospedalieri di Cagli e dell’area vasta 1, e che chiedono un nuovo piano sanitario che includa tutte le strutture ospedaliere esistenti al 2013.

“A nostro parere – dicono dal Forum – tre recentissime novità dimostrano che la cosiddetta “riforma” non funziona e che è arrivato il momento di ripristinare i servizi pubblici recentemente perduti, ma confermano anche le preoccupazioni sulla imminente privatizzazione di servizi che verrebbero comunque pagati con i soldi pubblici:
– l’affidamento di 10/20 posti letto di lungodegenza nell’ormai ex ospedale di Cagli ad un privato convenzionato;
– la decisione, tanto apprezzabile quanto tardiva e insufficiente, di attribuire 80 posti letto alla rete ospedaliera provinciale, incomprensibilmente privata di 99 posti letto pubblici per acuti nel 2013, e di  altri 50 posti letto pubblici di lungodegenza nel 2016;
– la legge regionale 145 in fase di approvazione che prevede progetti sanitari sperimentali aperti ai privati con possibilità di utilizzare beni mobili e immobili pubblici e che, a discrezione della Giunta regionale, potrebbero essere trasformati in gestione ordinaria.

Per questa ragione il Forum provinciale per i Beni comuni ribadisce la sua ferma contrarietà alla privatizzazione dei servizi ospedalieri, anche perché ritiene che l’impennata della mobilità passiva registrata proprio a partire dal 2013 – dopo una diminuzione costante dal 2008 –  abbia ampiamente dimostrato che per contrastare la carenza di servizi non serve il privato ma solo una più equa distribuzione dei posti letto.

Quindi, se la Regione ha finalmente deciso di restituire posti letto a questa provincia, chiediamo che siano quelli pubblici ingiustamente tagliati, e soprattutto chiediamo che tornino ai territori che li hanno perduti.

Chiediamo inoltre alla Regione la sospensione di qualunque processo di privatizzazione dell’assistenza ospedaliera in quanto ogni posto letto privato convenzionato, a causa del tetto massimo di posti letto pagati con i soldi pubblici imposto dalla legge , riduce la possibilità di ricostruire la rete ospedaliera pubblica.

Per discutere di questi temi e dei rischi della privatizzazione dei servizi sanitari, il Forum provinciale per i Beni comuni ha deciso di organizzare incontri informativi nel territorio provinciale”.

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