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Cordoglio per la scomparsa di Domenico Losurdo

domenico losurdoURBINO -Cordoglio per la scomparsa del Professore Domenico Losurdo all’età di 77 anni. E’stato filosofo e docente dell’ateneo urbinate per l’intera carriera.

“Un grande intellettuale – per il rettore Vilberto Stocchi – che ha saputo attirare e stimolare l’attenzione sui grandi temi della cultura e della politica del Novecento, ponendo l’Università di Urbino al centro di un dibattito di livello internazionale”.

Dopo la laurea nel 1963 con Pasquale Salvucci, altro grande filosofo della scuola urbinate, Losurdo ha accompagnato l’attività accademica a un’intensa produzione incentrata su Hegel, con scritti dedicati a Gramsci e al pensiero marxista-leninista.

Tra questi Dai fratelli Spaventa a Gramsci. Per una storia politico-sociale della fortuna di Hegel in Italia, Napoli, Città del sole, 1997. Ultima sua opera,  Il marxismo occidentale. Come nacque, come morì, come può rinascere, Laterza 2017.
Direttore dell’Istituto di Scienze filosofiche e pedagogiche “Pasquale Salvucci” nell’Università di Urbino, Losurdo era presidente della “Internationale Gesellschaft Hegel-Marx für dialektisches Denken” e membro della “Leibniz Sozietät”.

Cordoglio è stato espresso anche dal coordinamento provinciale di Articolo Uno.

“Era uno studioso assolutamente prolifico, capace di spaziare nella filosofia moderna e contemporanea. A partire da Kant ed Hegel, passando per Marx e Nietzsche, i suoi numerosissimi studi hanno innovato la tradizione hegelo-marxiana portandola dentro il nuovo secolo.

Seppe, inoltre, affrontare anche le più contraddittorie questioni della storiografia contemporanea, trattando, con lo sguardo dello storico delle idee, il revisionismo storico ed il totalitarismo. La sua passione intellettuale non fu mai disgiunta dalla militanza politica nella sinistra comunista.

Portatore di posizioni politiche a volte criticabili e dibattute, ha sempre messo al centro il valore universale dell’individuo, muovendo perciò critiche al pensiero liberale. Vogliamo ricordare così uno studioso le cui opere dovranno ancora essere lette, ricche come sono di spunti utili per la critica del presente”.

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