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CGIL su Sanità e precariato: “La Regione riconosce le nostre contestazioni”

Con la delibera adottata il 23 ottobre implicitamente la Regione riconoscerebbe le ragioni del Sindacato

sanita marche cgil precariANCONA – “Con l’adozione della delibera n° 1251 del 23 ottobre scorso, avente per oggetto l’approvazione del programma triennale del fabbisogno del personale 2017-2019 e del piano occupazionale annuale 2017 dell’ASUR Marche, la Giunta Regionale, implicitamente, riconosce la fondatezza della nostra denuncia in merito all’eccessivo ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato con conseguente incentivazione del lavoro precario – afferma Alessandro Pertoldi, segretario regionale FP della CGIL –
Infatti, la Giunta Regionale nell’approvare il piano occupazionale detta prescrizioni all’ASUR per la riduzione dei rapporti a tempo determinato ed il conseguente aumento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel rispetto dell’obiettivo di riduzione del precariato.

La denuncia della Funzione Pubblica CGIL trova ora riscontro in un atto ufficiale della Regione Marche. Nel solo 2016 sono stati 1.235 i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati dall’Asur Marche con le diverse figure professionali che operano nei servizi sanitari della nostra regione ai quali vanno sommati altri 115 contratti precari (co.co.co., convenzioni).

Parliamo complessivamente di 1.350 fra uomini e donne che garantiscono concretamente l’esigibilità di un diritto di cittadinanza e assicurano servizi sanitari e sociali indispensabili vivendo una condizione lavorativa di insicurezza.

La “questione precari” rappresenta una vera e propria emergenza sia per le persone che si trovano nella condizione di instabilità sia per i servizi sanitari che vengono assicurati ai cittadini con l’apporto fondamentale di questi lavoratori.

La CGIL – continua la nota – intende richiamare la Direzione Generale dell’ ASUR a dare sollecita attuazione al programma di stabilizzazioni degli operatori precari così come previsto dalla Delibera della Giunta Regionale n° 247 del 2016 e nel contempo a procedere alla rilevazione degli operatori in possesso dei requisiti per la stabilizzazione in forza di quanto previsto dal recente Decreto Madia in materia di superamento del precariato.

Nel frattempo è indispensabile non interrompere i rapporti di lavoro con gli operatori in servizio con contratto a tempo determinato prorogando i loro contratti sino alla definitiva stabilizzazione.

Infine, va rilevato che assunzioni a “tempo indeterminato” si rendono necessarie non solo per dare stabilità e continuità ai servizi ma anche per garantire condizioni di lavoro che permettano di poter rispettare la direttiva europea sugli orari».

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