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Cgil Marche: “Fondo per il sostegno alla locazione, una occasione persa”

sostegno locazione occasione persaANCONA – Quest’anno niente fondo affitti per i cittadini marchigiani e questo “perchè – spiega la Cgil Marche – la Regione Marche non ha inserito quella somma in bilancio”.

Un comunicato stampa arrivato proprio in queste ore dalla Cgil Marche porta all’attenzione il problema della mancanza del fondo per il sostegno alla locazione nella nostra Regione.

“Ormai da vent’anni – si legge nella nota –  la legge prevede (legge 431/1998 art. 11), per gli inquilini a basso reddito, la possibilità di avere un aiuto dallo Stato per il pagamento del canone di locazione.

Negli anni, però, il finanziamento dell’apposito fondo è andato sempre diminuendo, fino ad essere, in varie occasioni, del tutto cancellato nelle leggi finanziarie degli ultimi anni.

A partire dal 2013, la legge 124 ha introdotto una nuova forma di sostegno, riservata alle famiglie a rischio sfratto per morosità incolpevole, che ha distribuito alle regioni risorse non trascurabili, legate però a criteri di erogazione ai destinatari finali tanto rigide che spesso gran parte di tali risorse è rimasta inutilizzata.

E’ ciò che è successo nella regione Marche, in cui degli oltre 2milioni700mila euro stanziati per gli anni 2017-2019 sono rimasti nelle casse della Regione circa due milioni e mezzo di euro.

La legge di stabilità 2018 non ha finanziato il fondo per il sostegno alla locazione ma ha previsto esplicitamente per le regioni la possibilità di destinare a tale fondo le risorse inutilizzate di cui sopra.

Per di più, se queste risorse non vengono impegnate rischiano di dover ritornare allo Stato, come se nelle Marche non esistessero, al pari del resto d’Italia, cittadini che fanno fatica a pagare il canone di affitto, vista la cronica carenza di alloggi sociali.

La Giunta regionale – conclude Cgil Marche –  deve immediatamente farsi carico del problema e proporre con urgenza un aggiustamento del bilancio che recuperi le somme in questione, per dare modo a chi ne ha diritto di usufruirne, ed alleviare così almeno in parte una situazione di disagio sociale ed economico troppo diffusa”.

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