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CGIL su Biblioteca San Giovanni: “Netto peggioramento delle condizioni di lavoro, colpa del comune”

La politica degli appalti finisce spesso con il penalizzare il personale

biblioteca san giovanni pesaroPESARO – Sulla nuova gestione della Biblioteca San Giovanni il sindacato non sembra proprio essere d’accordo con l’Amministrazione comunale a cui invece attribuirebbe le responsabilità di un peggioramento delle condizioni lavorative del personale della biblioteca stessa.

La CGIL mette in evidenza come “le lavoratrici e i lavoratori impiegati nel servizio abbiano subito un netto peggioramento delle proprie condizioni di lavoro, sia retributivo che normativo.

Tutto ciò è stato determinato dalle scelte dell’Amministrazione comunale in ordine alle condizioni del servizio da erogare ed al relativo capitolato del bando di gara emanato dal Comune di Pesaro che presenta una sensibile riduzione delle ore di servizio e di relative risorse economiche a base d’asta.

L’amministrazione comunale – continua la nota del sindacato – ottiene un risparmio e come purtroppo sempre accade i lavoratori del servizio ne pagano le conseguenze.

Infatti malgrado la complessa vertenza sindacale caratterizzata da una lunga trattativa, che ha prodotto un’attenuazione rispetto alle conseguenze negative del cambio d’appalto, si verificheranno comunque importanti riduzioni in termini di tutele e in termini di riconoscimento economico per i lavoratori (perdita dell’anzianità di servizio contrattuale e riduzione delle ore del servizio e della modalità di distribuzione).

Le lavoratrici e i lavoratori attualmente impiegati nei servizi sono operatori professionalizzati che da anni (alcuni anche da 15 anni) operano con impegno e dedizione e hanno fatto si che le biblioteche del comune di Pesaro siano riconosciute come delle eccellenze non solo cittadine ma anche nel panorama nazionale.

Anche questo cambio d’appalto ci racconta di come sia fondamentale porre attenzione a tutte le lavoratrici ed i lavoratori impiegati nel mondo degli appalti, la cui precarietà viene determinata da scelte amministrative orientate ai risparmi di bilancio e non alla qualità del servizio e delle condizioni di lavoro di chi vi opera.

Nel Comune di Pesaro nonostante vi siano accordi in tema di garanzie negli appalti, l’ultima intesa risale a dicembre 2015 e proprio pochi mesi fa è stata oggetto di una verifica tra le parti, tutto continua come se nulla fosse.

In quell’occasione Cgil e Cisl e anche le associazioni datoriali hanno sottolineato come, nonostante gli impegni, si continuino ad assegnare lavori e servizi con ribassi insostenibili al fine di garantire qualità delle opere e dei servizi svolti e, soprattutto, condizioni di lavoro dignitose e rispettose dei CCNL.

L’assegnazione dei servizi bibliotecari è in questo senso l’ennesima occasione persa per rispettare gli impegni contenuti in quel Protocollo”.

 

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