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ALMA 2.0 Il nuovo gruppo granata

alma juventus fano capellupoFANO – Una macedonia di frutta può presentarsi agli occhi ricca dei più diversi colori, stimolando la fantasia dei sensi. Ma solo dopo averla assaggiata si potrà affermare se sia un’autentica prelibatezza e non piuttosto una vera ciofeca. Parimenti la nuova Alma che si presenta ai nastri di partenza della Lega Pro per la seconda stagione consecutiva appare una variegata miscela contenente un po’ di tutto e anche di più.

Nel gruppo assemblato dal buon Menegatti, che sembra aver centrato con rapidità gli obiettivi che si era prefisso (e che il magro budget di spesa gli permetteva), figurano in effetti volti conosciuti e facce novelle di zecca, vecchi lupi di mare e spauriti mozzi al primo imbarco, gente onusta di gloria e giovanotti alla ricerca di un proprio posto al sole, la gagliardia fisica di chi è pronto a spaccare il mondo unita ad acciacchi distribuiti ereditati da una lunga, onorevole carriera.

Di fatto, nel cocktail convivono in parti pressoché uguali certezze acquisite e incognite altrettanto certificate. Solo l’esame del campo, in definitiva, potrà rivelare se le dosi che lo compongono sono equilibrate per un mix riuscito o, al contrario, il risultato sarà imbevibile.

Prendiamo l’ancor giovane ma già navigato Miori e quel fenomeno (della natura, non sappiamo se pure tra i pali) di Thiam, ad esempio. Sapranno non far rimpiangere ‘Gatto’ Menegatti, che dopo un inizio da brividi ha portato mattoni pesanti alla costruzione della salvezza che è stata? E Ferrani, uno dei più deludenti l’anno scorso, trarrà giovamento dalla vicinanza di Gattari, suo compagno di mille battaglie passate? Lanini, altro mistero glorioso, sarà capace di varcare le soglie della mediocrità o bisognerà puntare subito su Camilloni, che ha i numeri per ritagliarsi un ruolo da protagonista anche a questi livelli? Capellupo lo si conosce e non dovrebbe tradire la fiducia mentre Favo, sua ideale alternativa, deve finalmente decidere cosa vuol fare da grande.

Altra garanzia in mediana è Torelli, che peraltro dovrà convivere con il pregiudizio strisciante che deriva dalla patria di origine e dai trascorsi vissini. Occhio a Mawuli, inoltre, e ancor più a Rolfini: possono rappresentare le sorprese del campionato. Il valore aggiunto della combriccola, tuttavia, oltre ai tre tenori in prima linea, sarà ancora e sempre il saggio Cuttone. A lui, che conosce il calcio come pochi, spetta la quadratura del cerchio. Con le buone del paziente insegnamento o le cattive del sano pragmatismo. Doti esibite entrambe con pieno successo e totale gradimento. Di pubblico e di critica.

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