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Adriabus, autobus diretto dalla val Metauro a Pesaro

A Fano nessun taglio alle linee con stazione ferroviaria e ospedale

adriabus valle metauroPESARO – Per tutti i potenziali utenti che hanno la necessità di spostarsi nella bassa valle del Metauro (Calcinelli, Lucrezia, Carrara, Cuccurano e Rosciano) verso Pesaro (centro e stazione ferroviaria), zona Torraccia (Adriatica Arena), Case Bruciate, Borgo S. Maria, Montecchio e Morciola e volendo, con lo stesso autobus, arrivare fino ad Urbino, da lunedì scorso Adriabus ha messo in atto piccole modifiche, che consentiranno benefici in termini di accorciamento di tempi di percorrenza e che eliminano le coincidenze. Le modifiche del servizio coincidono con la “Settimana europea della Mobilità”, quest’anno dedicata alla multimodalità.

“Anche per noi – spiega Luciano Balducci, presidente della società – questo è un tema centrale e lo affrontiamo continuando a mettere al centro delle nostre strategie di sviluppo quel percorso, irrinunciabile e avviato da tempo, di miglioramento della mobilità urbana ed extraurbana nella direzione della sostenibilità ambientale, unita alla crescita economica locale e alla qualità della vita delle città”.

Con questo obiettivo, tutti gli sforzi di Adriabus in termini di investimento sono incentrati sul rinnovo della flotta autobus ‘Euro 6’, dotati di tutti i comfort e delle dotazioni sicurezza per i passeggeri, come le telecamere a bordo.

Fino a sabato scorso per garantire gli stessi collegamenti venivano utilizzati due autobus: “Utilizzandone uno solo – ha sottolineato Massimo Benedetti, direttore generale di Adriabus – il viaggiatore non dovrà più cambiare mezzo e nemmeno rischiare di perdere la coincidenza, senza considerare poi un risparmio di tempo di oltre 10 minuti se si pensa che il bus non dovrà più raggiungere la stazione ferroviaria di Fano per poi ritornare sullo stesso percorso prima di riprendere o la statale adriatica verso Pesaro o la via Flaminia verso Calcinelli”.

“Inoltre – prosegue – riteniamo di avere in qualche modo contribuito a ridurre anche le emissioni nell’aria e ad aumentare la fluidità del traffico in Via Gramsci, visto che si tratta di una delle linee più utilizzate e fino a sabato scorso si utilizzava la fermata di Porta Maggiore con lunghe soste per permettere l’incarrozzamento di tutti i passeggeri”.

Il direttore generale ha confermato che “nei primi due giorni di attivazione abbiamo ricevuto qualche lamentela da parte di chi utilizzava il collegamento ante modifica per raggiungere la fermata davanti agli ex carri del carnevale e l’ospedale”.

“Riteniamo che il disagio sia stato amplificato anche da una scarsa comunicazione, vista anche la concomitanza con l’avvio dell’orario invernale – ha aggiunto –. Va chiarito che, anche se attraverso una coincidenza, quel tipo di servizio è sempre garantito”.

“A lavori ultimati al Pincio – ha anticipato Benedetti -, dovremmo essere in grado di offrire un collegamento da e per l’ospedale ancora più efficiente”. Da qui l’invito “ai nostri clienti a pazientare e soprattutto a considerare che la modifica attiva da lunedì migliora un servizio per un’utenza potenziale di oltre 10 mila abitanti”.

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